Con la sentenza n. 23986 depositata il 15 giugno 2011, la III Sezione penale della Corte di cassazione ha ritenuto legittima l’accusa di sottrazione fraudolenta imputata ad un contribuente che, sotto verifica fiscale, aveva costituito un fondo patrimoniale per mettere a riparo i propri beni.
Nel caso di specie, il giudizio era stato chiesto in merito alla legittimità del sequestro preventivo per equivalente messo in atto dal Tribunale e scaturito dall’incriminazione in oggetto. Si ricorda che l’esecuzione sui beni di un fondo patrimoniale, dunque destinato per far fronte ai bisogni familiari, è limitata, non potendo essere effettuata per debiti che il creditore sa essere frutto di operazioni estranee ai bisogni familiari.
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