La nuova Manovra fiscale prevede un particolare meccanismo premiale per favorire la trasparenza e far emergere la base imponibile.
Accanto alle precedenti misure studiate per agevolare l’accertamento fiscale e intensificare i controlli per una maggiore lotta all’evasione fiscale, già adottate dal legislatore con il decreto Sviluppo, la Manovra estiva e la legge di Stabilità, il Decreto legge n. 201/2011 contempla un potenziamento degli strumenti di verifica in mano all’agenzia delle Entrate.
Oltre ad introdurre la soglia dei 1.000 euro, oltre la quale scatta l’obbligo di utilizzo di strumenti tracciabili, l’articolo 10 del Decreto legge prevede una particolare opzione - esercitabile dal periodo d’imposta 2013 - da parte di contribuenti persone fisiche (lavoratori autonomi), imprese individuali e società di persone in regime semplificato. Tali soggetti, qualora decidessero di aderire, verrebbero assoggettati ad una serie di misure semplificative dal punto di vista contabile e amministrativo a cui si aggiungerebbe anche la riduzione dei termini per l’accertamento e alcune facilitazioni sul fronte dei rimborsi e delle compensazioni Iva.
Nello specifico, i suddetti contribuenti verranno esonerati dalle scritture contabili ai fini delle imposte dirette; dovranno adottare, anche nell'ipotesi di reddito d'impresa, il criterio di cassa nella determinazione dell'imponibile ai fini Irpef; potranno versare l'imposta sul valore aggiunto in un'unica soluzione annuale; potranno godere di un’accelerazione nel rimborso o nella compensazione dei crediti fiscali come pure di alcune limitazioni al potere di accertamento dell'Amministrazione finanziaria. Il tutto, indipendentemente dalla dimensione del loro business. Unico vincolo il rispetto di quattro condizioni di accesso, che il decreto Monti disciplina espressamente al primo comma dell'articolo 10 della Manovra:
- esercizio dell’opzione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta precedente (quindi a iniziare dall'Unico 2013), per l'impiego delle nuove regole;
- invio telematico all'Agenzia delle Entrate dei corrispettivi, delle fatture emesse e ricevute e dei dati relativi agli acquisti e alle cessioni non rilevanti ai fini dell'imposta sul valore aggiunto;
- istituzione ed impiego di un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari dell'attività autonoma o d'impresa esercitata;
- rispetto dei limiti sull'uso del contante (1.000 euro), previsti dalla nuova versione dell'art. 49 del Dlgs n. 231 del 21 novembre 2007.
weekly news 50/2011