Da un comunicato dell'Istituto nazionale revisori legali, Istituto che premeva per una gestione super partes del Registro, si apprende che la Corte dei conti ha registrato in data 18 aprile 2012 il decreto che consegna la gestione del Registro dei revisori legali dei conti e il registro del tirocinio, istituiti presso il ministero della Giustizia, alla Consip (società per azioni del ministero dell'Economia e delle Finanze che provvede alla tenuta e vigilanza dei Registri).
E il Cndcec, con il commento del presidente Siciliotti, non ci sta: “Il ministero dell'Economia ha deciso che si deve cambiare non certo perché la gestione del Registro, affidato in via sussidiaria alla società del Consiglio nazionale, non sia efficiente: basti pensare che giriamo al ministero della Giustizia circa la metà dei 25 euro pagati come quota di iscrizione da ogni iscritto. Lasciano di stucco le modalità: nemmeno una lettera di spiegazione o di ringraziamento per il lavoro svolto. Nel merito, ci opporremo in ogni modo. La ricchezza del Registro è un data base creato e pagato da noi. Il ministero pensa a un'azione di esproprio?”.
La questione è che ad informatizzare in un data base e riordinare il Registro ci hanno pensato proprio i dottori commercialisti che, in cambio, non hanno ricevuto quanto richiesto: la gestione della formazione continua degli iscritti al Registro, con il controllo sui revisori e l'organizzazione di corsi e convegni. L’affidamento ai commercialisti avvenne con il Dlgs 28/2006 senza oneri per le Pa. Ora, a quanto risulta all'Istituto nazionale revisori legali, è stato attuato quanto previsto dal Dlgs 39/2010 (di recepimento della direttiva 2006/43/Ce sul controllo contabile).
Weekly News 17/2012