Con la risoluzione 103 del 4 dicembre 2012, l’agenzia delle Entrate spiega che sono da ritenere redditi di capitale, non di lavoro, i dividendi percepiti da dipendenti su azioni oggetto di stock option.
Il chiarimento viene spiegato nel fatto che la qualifica di lavoratore subordinato rileva per la tassazione delle stock option come reddito di lavoro dipendente solo al momento dell'offerta delle azioni. Invece, nella fase successiva diventa rilevante solo il rapporto tra l'azionista e l'emittente.
Sul tema è affrontato il caso specifico di un’operazione di aumento di capitale con emissione di azioni attribuite ad alcuni managers della società in misura eccedente rispetto all’importo conferito dal lavoratore dipendente della società emittente (extraconferimento).
Nel merito, l’Agenzia considera tassabile come reddito di lavoro il realizzo dell’importo, spiegando che il trasferimento delle azioni non può prescindere dallo status di lavoratore dipendente dell'assegnatario. Il trasferimento delle azioni deve essere ricondotto nell'ambito dei fringe benefits e, pertanto, considerato imponibile nell'ambito del reddito di lavoro dipendente, in ragione del principio di omnicomprensività secondo cui tutte le somme e i valori che il dipendente riceve, anche da terzi, in relazione al rapporto di lavoro, sono reddito di lavoro dipendente.
weekly news 49/2012