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Bankitalia. Controlli severi ai fini antiriciclaggio anche sulle carte di pagamento

Pubblicato il 20 febbraio 2014 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

Le carte di credito, i bancomat e le carte ricaricabili devono essere sottoposte agli stessi controlli previsti per l’uso del denaro contante ai fini della normativa antiriciclaggio. 
L’utilizzo di tali mezzi di pagamento, in sostituzione della moneta, se da una parte è da considerarsi favorevole per il fatto che consente una tracciabilità dei movimenti finanziari, dall’altra ha portato ad evidenziare impieghi degli stessi strumenti incoerenti rispetto alle finalità proprie della carta e con il profilo economico dei titolari, tanto da configurare possibili fattispecie rilevanti ai fini della segnalazione di operazioni sospette. 
Le criticità riscontrate nell’utilizzo sempre più frequente delle carte di pagamento riguardano il fatto che molte volte queste vengono utilizzate per operazioni simultanee di prelevamento di importi vicini ai limiti del plafond, oppure per trasferire volumi considerevoli di fondi anche all’estero attraverso accreditamenti a favore di altre carte o rapporti di conto, per prelevamenti in valuta, senza frequenti operazioni di spending, ecc.. 
Di fronte a queste situazioni anomale, l’Unita di informazione finanziaria della Banca d’Italia ha diffuso una circolare, in data 19 febbraio 2014, con la quale vengono individuati schemi rappresentativi di comportamenti anomali connessi con l’operatività delle carte di pagamento, che necessitano ora di essere sempre più monitorate ai sensi dell’art.6 del Dlgs n. 231/2007. 
Il documento, quindi, evidenzia una serie di comportamenti anomali che le banche e gli istituti di pagamento devono attentamente considerare quando trattano carte di pagamento, soprattutto quelle di credito e le prepagate, essendo questi strumenti molto versatili tanto da non essere più utilizzati solo per i pagamenti, ma anche per prelevamenti di contante e trasferimenti di somme. 
Inoltre, particolare attenzione deve essere posta nel caso in cui chi richiede queste carte di pagamento operi in settori considerati a rischio, come il settore edilizio, dei servizi di trasporto merci, delle agenzie viaggi, dei compro oro e money transfer. 

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