L'imprenditore è tenuto a fornire indicazioni esatte sulla natura dell'attività che svolge, al fine dell'esatto inquadramento, da parte dell'Inps, nell'apposita gestione.
Se tale inquadramento risulta erroneo a causa di inesatte indicazioni del datore di lavoro, la regola per la quale il provvedimento di variazione ha effetto dalla data di notifica non si applica.
Infatti, se l'errore è imputabile all'imprenditore, vige il principio per cui la variazione relativa all'inquadramento nella esatta gestione, operata dall'Inps, produce effetti retroattivi.
Lo ha deciso la sentenza della Corte di cassazione n. 8558 dell'11 aprile 2014.