Il Ddl contenente la riforma della giustizia, articolato in 12 punti e pronto per essere discusso dal mese di settembre, apporta novità sostanziali in materia di reati societari.
In particolare, per quanto riguarda le false comunicazioni sociali, si punta a modificare l'attuale struttura, che le vede come contravvenzioni (punibili con l'arresto fino a due anni di carcere e con prescrizione fissata in 5 anni), per riportarle sul piano di “delitto”. Non è dato ancora conoscere, però, quale sarà il massimo della pena previsto dalla riforma.
Saranno poi eliminate le soglie di punibilità - 5% del bilancio o 1% del patrimonio netto – che hanno causato, in questi anni di vigenza, gravi forzature da parte degli amministratori.
Alcune forze politiche sono contrarie ad una penalizzazione che riguardi tutte le false comunicazioni sociali: ciò porterebbe a danneggiare le piccole imprese.