L'Inps risponde ad un quesito del Sole 24 ore in merito al messaggio n. 6509/2014.
La questione riguarda gli “anticipi” del Tfr ai dipendenti da parte dei datori di lavoro con più di 49 lavoratori.
Per le norme comunitarie il datore di lavoro non può sostenere oneri impropri. Dunque, nel caso in cui debba anticipare il Tfr ai dipendenti senza poterlo recuperare tutto perché in eccesso rispetto ai contributi disponibili, deve comunicare l'incapienza al competente Fondo di tesoreria, che deve provvedere, entro trenta giorni, all'erogazione dell'intero importo.
In merito, l'Istituto spiega, invece, che l'anticipo con recupero in più denunce contributive, non è contrario alla norma non essendo onere improprio.
Pertanto è tollerato e quindi non sanzionabile.
Tuttavia, non è permessa la trasmissione di denunce a credito: le aziende, soprattutto in caso di chiusura, devono verificare la capienza dei contributi, prima di pagare il Tfr ai dipendenti cessati.