A sorpresa il Tar Lazio, pur reiterando le aspre critiche sul criterio per stabilire l'esenzione Imu dei terreni agricoli montani, non blocca la scadenza del 26 gennaio 2015, ma ha deciso l'esame nel merito dell’istanza presentata dalle ANCI di Umbria, Liguria, Veneto e Abruzzo.
Tuttavia si segnala un allungamento del tempo a disposizione dei giudici. Infatti, con un decreto sempre del Tar Lazio, ma su un altro ricorso, è in atto un'ulteriore sospensiva fino al 4 febbraio 2015, data in cui il Tribunale dovrà di nuovo esprimersi sul discusso balzello.
Questo fa sì che, anche se il Tribunale non dovesse decretare l'illegittimità, chi non ha pagato il 26 non è sanzionabile in virtù dell'oggettiva incertezza della norma (ex lege 212/2000, Statuto del contribuente). In caso di illegittimità i rimborsi per la tassa pagata dovrebbero passare dall'Ufficio, senza istanza di rimborso.
Pende sul caso del decreto del 28 novembre 2014 anche la norma dello Statuto dei 60 giorni, per cui le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti prima di 60 giorni dall'entrata in vigore delle nuove regole.
Il Governo, intanto, non può permettersi di rimandare l'incasso dei Comuni, in quanto ha già preso dagli enti locali il budget per la copertura degli 80 euro in busta paga. La previsione è di un decreto che riporterà, con modifiche, alla vecchia classificazione Istat, ma a valere per l'Imu del 2015.