La Legge di Stabilità 2015 (articolo 1, commi da 37 a 45, legge 190/2014, modificati dall’articolo 5 del decreto legge 3/2015) ha introdotto un nuovo regime fiscale opzionale che riguarda la tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo, diretto e indiretto, dei beni immateriali (intangibles), denominato Patent box, con l'obiettivo di:
- incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all'estero da imprese italiane o estere;
- incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia evitando la ricollocazione all'estero;
- favorire l'investimento in attività di ricerca e sviluppo.
Le norme sul Patent box prevedono una tassazione agevolata sui redditi derivanti da opere di ingegno, e rientrano nella strategia messa a punto dal Tavolo ‘Finanza per la Crescita’ a cui partecipano le strutture dei due ministeri (Mef e Mise). Lo sgravio fiscale riguarda brevetti, marchi, software protetto da copyright, disegni e modelli giuridicamente tutelati.
Il decreto legge n. 3/2015 (c.d. Investment Compact), convertito con la legge 24 marzo 2015 n. 33, ha modificato la disciplina del Patent box, prevedendone l’estensione anche ai marchi commerciali, ai disegni e ai modelli e includendo, tra le condizioni per la fruizione dell'agevolazione, lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo anche in outsourcing.