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Jobs Act: mancano le istruzioni operative

Pubblicato il 17 novembre 2015 Italia Oggi ; Il Sole 24 Ore

Con comunicato stampa del 13 novembre 2015, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro denuncia che ad oltre un mese dal completamento del Jobs Act, gli operatori del settore, le aziende e i loro consulenti, si trovano a dover fare i conti con i primi adempimenti operativi senza le necessarie istruzioni operative.


L’attenzione dei CdL è posta soprattutto sul decreto di riordino degli ammortizzatori sociali che ha introdotto novità operative ma che, proprio per mancanza di istruzioni, sta mettendo a dura prova le imprese che sono alla prese con la presentazione delle istanze e che vorrebbero non far subire penalizzazioni ai lavoratori.


A titolo esemplificativo, nel comunicato viene evidenziato che le imprese edili e lapidee del settore artigiano non sanno se l’anzianità di effettivo lavoro di 90 giorni del lavoratore sia requisito essenziale per il trattamento ordinario di cassa integrazione salariale per eventi oggettivamente non evitabili.


Difatti, la norma comporta un diverso trattamento, a parità di situazione, per i lavoratori dipendenti del settore artigianale per i quali occorre un ulteriore requisito, non richiesto nella previgente disposizione normativa, per l’accesso alla prestazione di sostegno rispetto, invece, ai dipendenti del settore industriale.


Inoltre, non è stato chiarito:

  • per il trattamento ordinario, se un nuovo evento, richiesto dopo il 24 settembre, rientri nel computo del “vecchio” o del “nuovo” limite delle 52 settimane di intervento nel biennio;
  • a proposito del criterio di computo delle settimane, se la settimana integrabile sia computabile a giorni.

Alla luce di quanto sopra la Fondazione richiede l’intervento urgente della prassi amministrativa che potrà tentare di semplificare le procedure operative.                                                                                         

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