La voluntary ha una “appendice” in Unico 2016. Per tutti i contribuenti che l’anno scorso si sono avvalsi del regime di collaborazione volontaria il prossimo quadro RW potrebbe rappresentare un vero e proprio “spartiacque” tra le fasi pre e post disclosure. A differenza di altre procedure di regolarizzazione spontanea adottate in passato (come lo scudo fiscale), nella voluntary non sono previste cause di esonero temporaneo dalla compilazione. Come chiarito dalla circolare n. 31/E/2015, i due adempimenti (l’accesso alla procedura e la dichiarazione dei redditi) «rispondono a diverse e specifiche previsioni normative». Il quadro RW e le relative istruzioni non presentano sostanziali differenze rispetto al passato: fatta eccezione solo per il valore massimo registrato su conti correnti e depositi (al di sotto del quale la compilazione non è dovuta), che è stato aggiornato a 15mila euro, e per la sostituzione del termine «attività finanziarie» con «prodotti finanziari», in linea con le nuove regole in vigore ai fini Ivafe dal 2014. A ciò si aggiungono i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate durante l’ultimo Telefisco, recepiti nella circolare n. 12/E dello scorso aprile.