L’omessa indicazione nel Modello unico dei dati relativi alla rivalutazione delle quote e dei terreni da parte delle persone fisiche costituisce mera violazione formale sanzionata in misura fissa da 258 euro a 2.065 euro fermi restando gli effetti sostanziali della rideterminazione del costo a seguito del pagamento almeno della prima rata di imposta sostitutiva. È questa una delle conferme contenute nella circolare n. 20/E del 18 maggio scorso con cui l’Agenzia ha fornito i primi chiarimenti sulle novità contenute nella Legge di Stabilità 2016, tra cui quelle relative alla riapertura dei termini per la rivalutazione delle quote e dei terreni detenuti da persone fisiche al di fuori dell’attività d’impresa.