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Prestazioni gratis nel mirino del Fisco

Pubblicato il 15 marzo 2018 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi

L’elevato numero di prestazioni gratuite rese nei confronti di terzi clienti e la relativa giustificazione addotta dal professionista di «rinuncia al compenso» sono elementi idonei a far ritenere inattendibile la contabilità e, conseguentemente, a consentire di procedere con l’accertamento induttivo ai sensi dell’articolo 39, comma 2, D.P.R. 600/73. Sono queste le principali conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6215/2018 depositata ieri, pronunciandosi sulla legittimità di accertamenti che, negli ultimi tempi, sono sempre più frequenti e stringenti anche nei confronti di quei professionisti che dichiarano, comunque, compensi congrui e coerenti agli studi di settore.

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Calendario
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Presentazione in via telematica degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni / servizi resi, registrati o soggetti a registrazione, relativi a agosto (soggetti mensili).

Scadenza del 30 settembre 2025
Iva Dichiarazione mensile e liquidazione IOSS

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Scadenza del 30 settembre 2025
Iva Comunicazione liquidazioni periodiche

Invio telematico dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relative:ai mesi di aprile / maggio / giugno (soggetti mensili);al secondo trimestre (soggetti trimestrali); utilizzando l’apposi...

Scadenza del 30 settembre 2025
Imposta di bollo trimestrale fatture elettroniche

Versamento dell’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche senza IVA (ad esempio, esenti / fuori campo IVA) di importo superiore a € 5.000 del primo e/o secondo trimestre...