Il responsabile della protezione dei dati non è un factotum; le sanzioni non sono sospese; il responsabile esterno non è il Dpo. Sono alcuni degli scivoloni che possono capitare nei primi giorni di operatività del Regolamento UE sulla privacy, che oggi è all’esordio. Nonostante l’assenza di un decreto italiano di coordinamento. E proprio mentre il GDPR muove i suoi primi passi, Antonello Soro, presidente del Garante per la protezione dei dati fa un appello al parlamento: si faccia in fretta a mandare avanti lo schema di decreto attuativo della L. 163/2016.