Passare le vacanze estive in una certa località non basta per prendervi la residenza anagrafica. Il concetto di dimora abituale presuppone infatti 2 elementi: uno soggettivo che è quello della volontà e uno oggettivo dato dalla presenza continuativa in un determinato luogo. Ad affermarlo è stata la Cassazione con la sentenza n. 13241/2018, depositata ieri.