Sopravvenienze attive, il Fisco insiste nella tassazione delle rinunce ai crediti in base al principio dell’«incasso giuridico». La tesi degli uffici, riguardante crediti generati da proventi tassati per cassa, si basa su un consolidato orientamento della Cassazione, che però è riferito a periodi di imposta anteriori alla modifica del testo unico intervenuta nel 2015. L’attuale testo normativo prevede l’imponibilità della rinuncia, non in capo al socio, ma alla società (sopravvenienza attiva) in tutti i casi in cui il costo fiscale del credito sia inferiore all’importo rinunciato (come avviene quando il credito deriva da un provento maturato ma non tassato) e questa disposizione mal si concilia con una tassazione in capo al socio che invece viene ancora sostenuta nella risoluzione n. 124/E/2017.