L'impresa, al fine di prevenire tempestivamente la crisi, deve dotarsi di adeguati assetti che devono essere in grado di verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di crisi (art. 3 co. 3 lett. b) del DLgs. n. 14/2019).
La sostenibilità dei debiti finanziari può essere analizzata attraverso indicatori specifici quali ad esempio il rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto, tra debiti finanziari e MOL, tra MOL e oneri finanziari oppure attraverso il calcolo dei flussi di cassa prospettici e del DSCR (Debit Service Coverage Ratio).
La continuità aziendale, invece, si valuta principalmente attraverso l'analisi dei flussi di cassa almeno dei successivi 12 mesi e tali flussi devono essere in grado di fronteggiare tutti i pagamenti non rinviabili.
L'impresa, nell'ottica di avere adeguati assetti, deve monitorare la presenza di squilibri patrimoniali, economico-finanziari e, in presenza di segnali, procedere con analisi dettagliate che giungono fino al calcolo del DSCR.
Le imprese dovrebbero predisporre periodicamente report per individuare la presenza di uno degli indicatori previsti dalla legge, in modo particolare qualora siano già emerse difficoltà finanziarie.