Il DL n. 20/2023, cd. Decreto Immigrazione o Decreto Cutro, è stato convertito - con modifiche - dalla Legge n. 50 del 5 maggio 2023. Il testo in vigore dispone che:
- con i decreti flussi possano essere assegnate quote dedicate ad apolidi e a rifugiati riconosciuti dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite;
- con i medesimi Decreti possano essere autorizzati l'ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato, anche stagionale, di stranieri di Paesi con cui sussistono intese o accordi in materia di rimpatrio;
- per gli anni 2023 e 2024, le organizzazioni nazionali dei datori presenti nel CNEL possano concordare programmi di formazione professionale e civico-linguistica per la selezione e la formazione di lavoratori direttamente nei Paesi d'origine. A completamento del corso di formazione, i lavoratori potranno fare ingresso in Italia, entro 3 mesi dalla conclusione del corso;
- il permesso di soggiorno per protezione speciale, quello per calamità e quello per cure mediche non possano essere convertiti in permessi di soggiorno per motivi di lavoro;
- viene soppressa la possibilità di rilasciare permessi di soggiorno per protezione speciale, quando sia stata presentata domanda per un'altra tipologia di permesso di soggiorno;
- il rientro nel Paese di origine, anche di breve durata, ove non giustificato da gravi e comprovati motivi e per il periodo strettamente necessario, comporta cessazione dello status di rifugiato e del godimento della protezione sussidiaria.