Fra i diversi interventi prospettati dalla legge delega di riforma fiscale vi è anche la modifica dell'istituto del Gruppo IVA. L'art. 7 co. 1 lett. f) della L. 111/2023 individua infatti, fra i criteri e principi direttivi per la revisione dell'IVA, anche la razionalizzazione di tale disciplina, con lo scopo di semplificare sia le regole di costituzione del gruppo che quelle di applicazione del regime. Secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa di accompagnamento alla legge, uno degli obiettivi dovrebbe essere il superamento del principio "all in - all out". Allo stato attuale, infatti, coloro che esercitano l'opzione prevista dal Titolo V-bis del DPR 633/72 non possono operare una selezione dei partecipanti, dovendo essere inclusi nel gruppo, in linea generale, tutti i soggetti residenti legati fra loro da vincoli di carattere finanziario, economico e organizzativo (art. 70-quater co. 1 del DPR633/72). Questa regola, seppure finalizzata a evitare utilizzi impropri del regime, ha avuto l'effetto di rendere l'opzione meno attrattiva, ad esempio, per i gruppi composti da un numero elevato di partecipanti. Con la delega fiscale, dunque, si prospetta la modifica di uno degli elementi finora precipui dell'istituto, consentendo di escludere in partenza, dal perimetro del regime, alcuni soggetti che il gruppo non ha interesse a includere. In ogni caso, occorrerà attendere i decreti delegati per conoscere l'effettiva portata della riforma.