Con la risposta ad interpello 22.2.2024 n. 49, l'Agenzia delle Entrate ha stabilito che le maggiori sopravvenienze attive realizzate a seguito della revisione di un accordo di ristrutturazione di cui all'art.182-bis del RD 267/42 (omologato), per il quale non sia stato rinnovato il giudizio di omologa, non sono riconducibili alla previsione di cui all'art. 88 co. 4-ter del TUIR e concorrono interamente alla formazione della base imponibile IRES.
Secondo l'Agenzia, in forza dell'art. 88 co. 4-ter del TUIR, è solo a partire dal momento dell'omologazione e nei limiti delle sopravvenienze attive direttamente derivanti dalla sua attuazione che il contribuente può beneficiare della loro non imponibilità; pertanto, deve escludersi che esse possano assumere rilevanza come eventuali ulteriori sopravvenienze attive che esulino dall'originario accordo omologato.