La sentenza 28.2.2024 n. 8643 della Corte di Cassazione annulla con rinvio una condanna per sottrazione al pagamento delle imposte (art. 11 del DLgs. 74/2000), chiedendo al giudice di merito di accertare con maggior rigore gli indici di fraudolenza della cessione di un immobile avvenuta tra una società e la moglie del legale rappresentante della medesima persona giuridica.
Una nozione di "atto fraudolento", tale da ricomprendere in sé ogni ipotesi di cessione di beni realizzata da un soggetto che sia debitore del Fisco, dilaterebbe in termini inaccettabili i confini della rilevanza penale.