Nell'ambito del c.d. "Decreto Coesione" il Legislatore ha previsto il riconoscimento di una serie di incentivi a sostegno dell'avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali (in forma individuale / collettiva).
In particolare, le predette agevolazioni sono differenziate a seconda della localizzazione territoriale (Centro - Nord Italia / Mezzogiorno) del soggetto beneficiario.
È inoltre riconosciuto a favore dei disoccupati che non hanno compiuto 35 anni di età che avviano un'attività imprenditoriale in settori strategici l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nonché un contributo per l'attività pari a € 500 mensili.
Sono ammissibili al finanziamento le seguenti iniziative:
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servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l'avvio delle già menzionate attività definita su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL;
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tutoraggio, finalizzato all'incremento delle competenze e al supporto nell'avvio e nello svolgimento delle predette attività;
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interventi di sostegno mediante la concessione di incentivi fruibili in via alternativa, in conformità con le disposizioni del Regolamento UE n. 2831/2023 relativo agli aiuti "de minimis", consistenti nel riconoscimento di:
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un voucher di avvio, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l'acquisto di beni, strumenti e servizi per l'avvio dell'attività, per un importo massimo di € 30.000. In caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale / risparmio energetico, l'importo massimo del voucher è pari a € 40.000;
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un contributo a fondo perduto fino al 65% dell'investimento per l'avvio dell'attività per programmi di spesa non superiori a € 120.000;
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un contributo a fondo perduto fino al 60% dell'investimento per l'avvio dell'attività per programmi di spesa oltre € 120.000 e fino a € 200.000.
I criteri / termini / modalità di finanziamento delle predette iniziative sono demandate ad un apposito Decreto del Ministero del Lavoro.